22 Maggio. Le bombe di Manchester su bambini e ragazzi

Attentato kamikaze al concerto della popstar Ariana Grande. Ordigni pieni di chiodi. 22 morti, 59 feriti e 12 dispersi. La polizia conferma si tratti di attentanto jihadista.

Ieri, 22 Maggio. Sangue e urla disperate. Una corsa disperata verso l’uscita. ariana-grande-manchester-isis-bomb-video-450x300L’esplosione sarebbe avvenuta intorno alle 22.30, subito dopo la fine del concerto della cantante Ariana Grande (rimasta illesa). Uno o forse due ordigni esplosi, l’attacco è ad opera di un solo uomo morto durante l’attentato.

La Manchester Arena affollatissima con tantissimi ragazzi e i loro genitori. Un attacco kamikaze che conta 22 morti, circa una sessantina di feriti – trasferiti nelle strutture ospedaliere più vicine – e altri dispersi. Moltissime vittime e feriti gravi sono bambini.

Non c’è stata nessuna rivendicazione da parte dello Stato Islamico, ma sono numerosi i siti jihadisti che festeggiano e gioiscono alla notizia dell’esplosione a Manchester. La polizia inglese conferma si sia trattato di un atto terroristico: il più grave sul suolo inglese – dopo l’attentato del 2005 a Londra che vide esplodere 3 treni della linea metropolitana e una bomba piazzata su un autobus a due piani – e stavolta anche più penoso dal momento che prendeva di mira un palco pieno di giovani e bambini. Testimoni parlano di ordigni riempiti con chiodi, e la notizia viene riportata su numerosi tabloid.

manchester-attentato-terroreTeresa May, premier inglese, ha convocato d’urgenza il Consiglio dei Ministri e il comitato per le emergenze. La campagna elettorale è stata ufficialmente sospesa, accompagnata da un messaggio di cordoglio alle famiglie delle vittime e dei dispersi.

Su Twitter e sul Web, molti personaggi politici trasmettono un messaggio di solidarietà e vicinanza alle famiglie e ai feriti. Il Presidente Americano condanna duramente questa “ideologia” promettendo di distruggerla ad ogni costo. Proprio nei giorni scorsi Trump ha incontrato, a Riyad, i leader del Gulf Cooperation Council (GCC).

Francesca Benedetti

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